Grado più alto di consumo di pollo associato a malattie venose meno gravi
Le vene varicose rappresentano una condizione comune, riscontrata in coloro che stanno in piedi per periodi prolungati di tempo, come avviene durante l'allattamento o durante le faccende domestiche.1
Prendersi cura della propria alimentazione può aiutare a ridurre le possibilità di sviluppare vene varicose, grazie all'effetto protettivo di vari nutrienti, quali le vitamine (vitamina C, E, B6 e B12), i minerali (rame, magnesio e sodio), i bioflavonoidi e le fibre.1
Lo scopo dello studio di Kulprachakarn e colleghi del 2017 era di indagare l'impatto di diversi regimi alimentari sui pazienti affetti da vene varicose. Tra dicembre 2012 e novembre 2014, è stato condotto uno studio trasversale, che ha coinvolto pazienti di età >18 anni del reparto ambulatoriale 101 del Maharaj Nakorn Chiang Mai Hospital, a Chiang Mai, in Thailandia.1
La gravità delle vene varicose è stata suddivisa in 2 gruppi secondo la classificazione CEAP (clinica, eziologica, anatomica e fisiopatologica): malattia venosa di tipo lieve (C0-C2) e malattia venosa di tipo grave (C3-C6). I pazienti sono stati intervistati in merito ai loro dati demografici e alla frequenza di consumo di carne per le vene varicose. Il questionario era parte del Vein Consult Program (VCP). Le domande hanno incluso anche consigli sullo stile di vita: scegliere l'esercizio giusto, favorire il ritorno del flusso sanguigno attraverso l'elevazione delle gambe, muovere le gambe in ogni circostanza, indossare indumenti compressivi, mantenere un peso sano, indossare scarpe con tacchi adeguati e massaggiare le gambe il più frequentemente possibile. È stato raccolto un questionario sulla frequenza alimentare (FFQ) dei 30 giorni precedenti, in base alla frequenza di consumo di ciascuna carne (mai, a volte e regolarmente).1
Per lo studio sono stati reclutati un totale di 558 pazienti ambulatoriali idonei. La maggior parte dei pazienti era di sesso femminile (78,9%) e di età >50 anni (47,1%). 17 su 558 pazienti sono andati incontro a una diagnosi di malattia venosa molto grave (3,0%). Sono stati riscontrati un peso corporeo (73,8 ± 13,9 vs 58,4 ± 11,2 kg, P=0,000) e un indice di massa corporea (28,8 ± 4,4 vs 23,3 ± 3,9 kg/m2, P=0,000) significativamente più alti nei pazienti con tipi gravi di malattia venosa rispetto a quelli con tipi lievi. Inaspettatamente, solo l'assunzione di pollo ha dimostrato una diversa associazione con le vene varicose (P=0,022). I pazienti con grave malattia venosa hanno mostrato una minore frequenza di consumo di pollo.1
Questi risultati suggeriscono un'associazione fra il consumo di pollo e una ridotta possibilità di sviluppare vene varicose.1
Lo sapevi che?
I flavonoidi sono un gruppo di composti polifenolici naturali che rappresenta una delle classi di composti più prevalenti in frutta, verdura e bevande di origine vegetale.2 I flavonoidi sono considerati integratori alimentari che promuovono la salute e prevengono le malattie.2 Studi epidemiologici, clinici e su modelli animali hanno rivelato che i flavonoidi possono esercitare effetti protettivi contro varie condizioni patologiche, comprese le malattie cardiovascolari e il cancro. I flavonoidi possiedono anche effetti antibatterici, antivirali e antinfiammatori.2
Bibliografia
1) Kulprachakarn K et al. Int J Low Extrem Wounds. 2017 Dec;16(4):251-254.
2) Babu PVA & Liu D. “Chapter 18 - Flavonoids and Cardiovascular Health” in “Complementary and Alternative Therapies and the Aging Population - An Evidence-Based Approach”. Editor: Ronald Watson. 1st Edition - September 22, 2008.