Sviluppo di un registro comprendente un set minimo di dati per l'insufficienza venosa cronica degli arti inferiori


L’insufficienza venosa cronica (IVC) degli arti inferiori è un problema di salute con elevata prevalenza e con una progressione graduale. I paesi sviluppati stanno iniziando a gestire questa malattia quando è ancora nelle fasi iniziali, nel tentativo di prevenire complicazioni come le ulcere, che costituiscono un onere economico e umano piuttosto elevato.
La prevenzione, la diagnosi e la maggior parte dei trattamenti per le malattie venose possono verificarsi nell'ambito delle cure primarie. Tuttavia, perché ciò avvenga, è necessario che gli operatori sanitari siano formati adeguatamente e dispongano degli strumenti per garantire questa assistenza.
Nonostante l’evidenza scientifica dimostri chiaramente che il gold standard per la prevenzione e il trattamento dell'IVC è costituito dalla compressione degli arti inferiori mediante bendaggi, calze e altri dispositivi, nella pratica clinica queste misure vengono raramente implementate. Infatti, ben il 90% dei pazienti con IVC non riceve alcun trattamento. In letteratura sono riportati diversi fattori che potrebbero spiegare la scarsa diffusione del trattamento compressivo, inclusa la mancanza di consapevolezza e di competenze tra gli operatori sanitari.
Un set minimo di dati (MDS) rappresenta un insieme di item chiaramente definiti relativi a un problema specifico. Gli MDS si sono dimostrati efficaci nella prevenzione e nella diagnosi precoce di diversi problemi di salute e nel guidare il loro trattamento. Un MDS consente di pianificare e seguire nel tempo le diverse forme di intervento e individua un set minimo di indicatori di qualità da implementare.

In uno studio del 2019, Homs-Romero e Romero-Collado hanno riportato la possibilità di sviluppare un registro MDS per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’insufficienza venosa cronica (MDS-CVI, Minimum Data Set for Chronic Venous Insufficiency) degli arti inferiori.

Lo strumento è stato ideato in due fasi: una revisione della letteratura esistente e uno studio e-Delphi per convalidarne il contenuto. È stato ottenuto un totale di 39 documenti utilizzati per sviluppare un registro con 125 item raggruppati nelle seguenti 7 categorie: esame del paziente, metodi di valutazione della malattia venosa, test diagnostici per confermare la malattia, valutazione delle ulcere, trattamenti per gestire la malattia in tutte le sue fasi, qualità della vita del paziente e educazione sanitaria del paziente. È stata utilizzata una variante elettronica dello studio Delphi originale, che raccoglie le opinioni degli esperti al fine di raggiungere un consenso attorno a una questione complessa. Un pool di esperti nella cura delle ferite aveva il compito di valutare la validità del contenuto del MDS-CVI ottenuto attraverso la revisione della letteratura.

Il contenuto dello strumento è stato convalidato da 25 esperti, l'88% dei quali erano infermieri proveniente dall’assistenza sanitaria di base e ospedalieri e l'84% aveva più di 10 anni di esperienza nella cura delle ferite. Utilizzando un approccio Delphi in due fasi, il numero di item nell'MDS-CVI è stato ridotto a 106. Le categorie sono rimaste invariate.

Questo strumento consentirà la creazione di un registro nell'ambito delle cure primarie per monitorare lo stato di salute del sistema venoso della popolazione.

Bibliografia
Homs-Romero E & Romero-Collado A. J Clin Med. 2019 Nov; 8(11): 1779.