Approccio diagnostico all'edema degli arti inferiori


L'edema agli arti inferiori è un problema diagnostico comune, spesso con un impatto significativo sulle persone che ne sono affette. Viene definito come gonfiore causato da un aumento del liquido interstiziale, la cui entità supera la capacità fisiologica di drenaggio linfatico. Nella maggior parte dei casi, si verifica quando il liquido si accumula nei tessuti sottocutanei, portando a un aumento di volume.

Questo accumulo di liquidi può essere il risultato di diverse eziologie, tra le quali una serie di disturbi locali o sistemici come il reflusso venoso superficiale e profondo, l’ostruzione venosa profonda e le malattie linfatiche primarie e secondarie. Sebbene la causa individuale più probabile di edema unilaterale degli arti inferiori negli individui di età superiore ai 50 anni sia la malattia venosa, l'eziologia è spesso multifattoriale. I sintomi possono essere debilitanti e di conseguenza influire sulla qualità della vita, con un impatto sociale notevole. Studi recenti hanno dimostrato che l'edema cronico ha un impatto negativo sulla salute fisica e psicologica e riduce la qualità della vita delle persone colpite.

Sulla base di queste premesse, è necessario definire un approccio diagnostico pratico per identificare in modo accurato ed efficiente le cause dell'edema cronico, al fine di istituire una terapia adeguata per i pazienti.

In un opinion article del 2020, Gasparis e colleghi hanno proposto un algoritmo diagnostico che include le seguenti pratiche:

  • Storia clinica del paziente. Il gonfiore agli arti inferiori può presentarsi al medico specialista in diversi modi. È essenziale raccogliere un'anamnesi completa del paziente per facilitare test diagnostici e una gestione accurati, efficienti ed economici.
  • Esame obiettivo. Un esame obiettivo completo integra la storia clinica del paziente e consente di stabilire l'eziologia del gonfiore. Sebbene il disturbo principale riguardi gli arti inferiori, la valutazione di altri distretti come il cuore, i polmoni e l'addome consente di prendere in esame eziologie sistemiche o fattori associati.
  • Test diagnostici. Se si sospetta un problema sistemico, devono essere eseguiti esami di laboratorio appropriati, fra i quali un emocromo completo, l'analisi delle urine e altri. In genere, questi test possono essere eseguiti dal medico di base o dal cardiologo, e integrati con esami di imaging da parte dello specialista vascolare, se necessario.

Un percorso diagnostico differenziale che prenda in considerazione questi fattori facilita un approccio sistematico ai pazienti che presentano gonfiore delle gambe acuto o cronico in modo unilaterale o bilaterale. Le fasi diagnostiche devono essere personalizzate sulla base dell'anamnesi del singolo paziente, dell'esame clinico e dei potenziali benefici dei test diagnostici, per evitare sprechi e adottare un approccio economicamente conveniente. In un'epoca in cui vengono richiesti molti test, spesso in assenza di un’anamnesi e di un esame clinico adeguati, è fondamentale ridurre i costi e allocare in modo adeguato le risorse a disposizione.

Bibliografia
Gasparis AP et al. Phlebology. 2020 Oct; 35(9): 650–655.